Nei vostri morti ancestrali: tanti auguri di buon anno dal "faccia curiosa" Enzo Criscuolo, il piccolo (ma già grande e quindi abbruciato) Marco e o'malament Tony Marciano con messaggi in codice + Linda Blair + feisbuc + comitato michele guardì-style
Lo sfaccimmoso staff di MDG congeda i propri lettori e il vecchio anno buttando tutti i neomelodici dind 'o cess. Gli auguri sono musicati da un trio di androidi autoctoni
Il piccolo Marco (minuto 3:15) ci delizia con un'ode alla camorra Special Guest Linda Blair direttamente dal film l'Esorcista (minuto 6:57)
Caro Direttore, Le potrà sembrare forse una esagerazione la mia lettera. Ma se le dico che l'abitudine, ormai consolidata, anche tra noi napoletani (escluso me, ovviamente), stampa scritta e parlata compresa, di dire «monnezza» in luogo di «munnezza» mi da, forse, più fastidio della «munnezza» stessa che ha invaso le nostre strade. Monnezza (con la "o") è, infatti, dialetto romanesco. Basti ricordare l’attore Tomas Millan ed il personaggio «er monnezza» che ha conquistato tanti spettatori. Munnezza, invece, è lingua napoletana rigorosamente con la «u». Qualora l'esempio di «er monnezza» fosse considerato banale e poco attendibile al fine di stabilire una paternità, per così dire, etimologica alla questione, ebbene rimando gli scettici al grande poeta Trilussa. E così faccio altrettanto per i napoletani per così dire, «esterofili» rinviandoli al non meno grande Salvatore Di Giacomo. Trilussa nella sua poesia «L'uguaglianza» scrive «fra la monnezza di un cortile» mentre il nostro Salvatore Di Giacomo, nel piccolo capolavoro dedicato a «nu povero canillo ch'era figlio 'e nu cane 'e canteniere» scrive testualmente "ncopp' a nu muntone 'e munnezza» Allora, la vogliamo smettere noi napoletani (Il Mattino compreso) di scrivere «monnezza»? Ed ora, la prego, caro Direttore, non intervenga per farmi un sermoncino ed a bacchettarmi perchè mi interesso di «modi di dire» e non di «modi di fare» per eliminare l'indecente problema che ci affligge e che (con la "u" o con la "o") continuerà ad affliggerci.
Ludovico Santoro - NAPOLI
*************************************** Caro Santoro
e munnezza sia. Lei ha ragione, ma per la voglia di elevare il tono internazionale della notizia rifiuti, il Mattino è ricorso alla versione più italianizzata o se preferisce romanizzata di monnezza. Sarà stato un modo per restituire a una dimensione global ciò che invece è totalmente local: la nostra spazzatura, così speciale e inconfondibile che se ne riconosce il profumo ancor prima di vederla.
infatti la munnezzadagente è local, solo local, talmente local che la "tenimm sul nuje nterr napule"
Da napoli parte il messaggio per il mondo: Anonimo in "Stop strada pericolosa"
Questo pezzo si vorrebbe di "denuncia" invece si rivela la solita merda napoletana. Senza senso, demagogico e culturalmente talmente arretrato anni luce che al confronto il medioevo è la quarta dimensione raggiungibile solo con un cazzo di viaggio astrale.
Il tipaccio si fa chiamare Anonimo con un rap da far impallidire Jovanotti e la sua "è qui la festa? - give me five - all right" cerca di spiegare ai gggiovani di mettere il preservativo contro l'aids(installare l'antivirus dice lui), ma sì spariamo metafore gggiovanili alla cazzo. "Preservativo" e "aids" non sono però mai pronunciate e il motivo ci sfugge: forse il target non capirebbe un cazzo. Al massimo diremo "condom" tant nisciun ce capisc'
Il premio "Un Certain Regard" va alla mimica: per designare le analisi del sangue che la piccola Federica dovrà fare, il minotauro si tocca per ben due volte la piega del gomito, ove corrono la vena mediana cefalica e la vena mediana basilica, quelle usate nei prelievi di sangue, appunto. Il fatto è che nel contesto napolegno tale gesto indica più quello di un tossico quando va in farmacia a chiedere il famoso "un e un" (acqua ossigenata + siringa).
Da napoli quindi parte il messaggio per il mondo: sì, in effetti il globo è tutt'orecchi. Voci non confermate riferiscono addirittura di un interessamento da parte di Bono dei mitici U2, da sempre sostenitore di nobili cause.
Stefano Barretta in Donna Bambina come on baby con il tuo seno tu fai arravutà
Uanema che figl'e bucchin questo Stefano Barretta. Il cappellino Luì Vittò falso (la casa francese non ha mai prodotto capellini) e la polo attillata che lascia intravedere la forma della panza di vermi è un quaccecosa.
Sorvoliamo anche sul cazone a zombafuoss. Forse sarà la moda napos, o più probabilmente un ordine partito dalla mafia cinese a causa di un errore di setup delle cuciture inserito nelle macchine a cosere quindi le sussidiarie camorristiche napoletane ne hanno ordinato il conseguente largo consumo (bisogna pur guadagnarci e che facciamo buttiamo via tutto lo stock)?
Simpatica new entry la voce aliena fuoricampo "camòn bebi" e "oh gglièè" una novità nel panorama neomelodico napos. Il testo è semp 'o stess: Sei bellissima io non posso averti, fai arravutare, si troppa bell, ti penZo sempre ecc ecc...
E sticazzi! Chi cazzo credete di essere? Sti quattro inguacchiati aristo-borghesi saliti sul piedistallo autoelettisi faro dell'arte moderna, mostri sacri, nuovi Andy Warhol di noantri. Poi la vogliono da noi la vermouth se i finanziamenti vengono risucchiati in un buco nero, buco nero rappresentato ovviamente dal buco del culo di qualche burocrate panzone, con i baffi e montatura degli occhiali tartarugata quindi demodé.
Morite, chi cazzo credete di essere? Chiudete, inserrate tutto e fateci un favore, pulite per bene e nun ce rumpit o'cazz
Le interviste di Cantiamo Napoli : Fortuna Smaldone il masto Tony Marciano
La produzione di Cantiamo Napoli ormai ha ingranato la quarta. Dopo le esibizioni degli artisti (munnezz) da poco notiamo brevi interviste con veri e propri spaccati di vita degli artisti con aneddoti con i soliti saluti "un bacione a tutto il pubblico a casa"
Messaggio in codice per tutti i carcerati potenziali pentiti. Con affetto e simpatia, Anthony e Tony Marciano
In questo pezzo del cazzoAnthony e Tony Marciano gracchiano di un pentito che ha tradito. I due sono anche protagonisti degli ossimorosissimi auguri di natale "aiutiamo il prossimo evviva Gesù". Al minuto 1.44 il messaggio viene lanciato direttamente a qualcuno
In questo periodo ogni famiglia..ehm, ogni casa di produzione registra i propri auguri di Natale con i suoi affiliati..ehm..con i suoi cantanti. Questi sono della -finora sconosciuta- "Castelmusic" (cazzo, spuntano come fungetielli)
Che belle parole, quanti buoni propositi, o'fridd nguoll! Siamo tutti più buoni, pensiamo al prossimo, allo sfortunato, tendiamo una mano a chi non torna a casa, a chi per amore sta soffrendo, rivolgiamo il nostro pensiero a chi non ha niente, regaliamo un sorriso, non costa nulla. E' Nataaaale! Possiamo pero', appartenendo ad una delle tante famiglie camorristiche, continuare a fare piezzi, vendere droga e riscuotere il pizzo tanto a natale c'è pure la doppia rata. E' Nataaaall evviva Gesùùùù
Siamo commossi + MDG Hot! DeboraH in Tutte e dduie pe sempe"
Non vogliamo buttarla sulla malinconia ma l'universo napos ci mancava troppo. Siamo tornati. C'è troppa merda in giro che non attende altro che essere raccontata. A darvi il benvenuto non saremo noi, poveri nerd di merda brutti e con la panza ma la bella pruasona tutta culo e lipidiDeborah. all'anema d'a vrenzola.