Annapoli - Il
museo del cazzo Pan ospita la mostra del secolo (per Annapoli ovviamente)
Rock! Lo stupido entusiasmo infantile del cazzo è alle stelle, in città non si parla d'altro:
Pete Best sarà lo special guest! "
Chiiii?" "
e chi sfaccimm' e chist?" -chiede Mariarca dei quartieri- " "
è uno che ha suonato nei Beatles quando questi non erano ancora famosi" -risponde con la spocchia un
pubblicista di 37 anni che vive ancora a casa dei genitori e che su twitter e facebook si lamenta, indignandosi, della propria situazione senza mai prendere seri provvedimenti al riguardo-.
Ogni qual volta ci sono manifestazioni del genere
noi dell'Accademia ci arrecriamo la uallera nel vedere
lo stupido entusiasmo delle istituzioni alle prese con foto di circostanza,
ridicole conferenze stampa e premi inutili tradotti in squallide targhette di metallo con incisione fabbricate dall'ipotetico artigiano "Cafiero" -supponiamo- che tiene il laboratorio a Gianturico privo delle più elementari norme di sicurezza...questo stupido entusiasmo di cui vi parliamo cozza con il
malcelato menefreghismo dell'ospite in questione il quale, se non fosse per il cachet che ne riceve- stava ancora al Fontwell Park Racecourse a
inchiavicarsi di birra nella sala per vip che in realtà non lo sono mai stati.
E poi che sfaccimma: un allestimento da recita scolastica, inD'men ci stava pure il
panzone nerd che pareva il chiattone dei Simpson che tiene la boutique di fumetti. Avit' present? E poi cristosanto, una mostra sul "rock"! Avrebbero potuto tenersi pure un po' più larghe le gloriose menti degli organizzatori:
rock come argomento ci sembra nu pucurill' striminsito....come del resto -sbuffi di sconforto- striminsita ci è sembrata l'intera kermesse: una mostra dei poveri o come amiamo ripetere noi: una mostra
figlia di un dio minore, ecco. Ma capiamo che per
Annapoli va benissimo. Volendo aggiungere del limone sulla ferita sanguinante con un paragone (non si scappa cari amici), diciamo che un'organizzazione come si deve (con veri ospiti e non degenti di clinica in pigiama) è quella che mette su il
Mojo magazine (
cliccate qui e vedete), ma sappiamo che quelli del comune si accontentano di
azzeccare due bombette e quattro cabine telefoniche rosse in faccia al muro, tristissima simbologia nonché sinapsi elementare 1:1.
Annapoli, ed è subito desolazione e sconforto Etichette: Accademia dei Paccheri, Annapoli, arrecriarsi la uallera, figli di un dio minore, Fontwell Park Racecourse, Mojo Magazine, museo del cazzo, museo Pan, napoli città buco di culo, Pete Best, Ringo Starr
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