Annapoli -
Qui all'Accademia odiamo Londra. Ci siamo stati per la prima volta a 14 anni con la scuola. Si trattava di un viaggio extra-scolastico, figuratevi se un liceo statale della
periferia buco di culo di Annapoli poteva permettersi di inviare i propri
pupils a Londra. Costo 2.700.000 lire. Un
sacré budget per la famiglia ma si sa, per l'erudizione dei figli
se po' fa. Certo la Swinging London era finita da un pezzo è il biondo
David Hemmings di
Blow-up avava già appeso la sua
Rollei al chiodo ma che volete, il fascino della capitale inglese ci rapi.
Una volta "diventati grandi" vi saremmo installati, era deciso. Sognavamo un appartamento stile sit-com, col divano al centro del salone, il frigo enorme, il tavolino pieno di birre e un via vai di amici da ogni parte del mondo.
A 14 anni questo volevamo. Poi siamo cresciuti e la vita ci ha portato dapertutto ma -
fortunatamente-
non a Londra. Ogni qual volta ci andiamo per un week-end rimaniamo sconvolti dalle orde di
ital-napo-rettiliani che ci la infestano. Questi
ital-napo-rettiliani sono delle creature mitiche: un po' rettili, un po' uomini e un po'
camerieri. Versiamo lacrime e sangue quando assistiamo al massacro della lingua albionica da parte di queste creature che non hanno alcun interesse per "la vita all'estero". Nessun amore per la multiculturalità, nessun senso della scoperta, non hanno mai sognato di vivere un solo giorno all'estero perché
"per fare o'caffé e la pizza ci vuole solo l'acqua di napule": e che ce ne fotte di imparare per bene la lingua del paese che ci ospita, noi aspettiamo solo la fine della settimana o o del mese per il
wage "che rispetto a quello di Annapoli per un cameriere è sempre bunariell'*".
A proposito di acqua della pizza: sappiamo di un pizzaiolo rettiliano a Londra che
si fa spedire l'acqua da Annapoli per le sue pizze. Uhhh che ricerca di autenticità, brav, complimenti, chi glielo dice pero' che gli inglesi non se ne fottono oramai della "vera pizza napoletana" se non quando sono Annapoli in vacanza?
I popoli stranieri in genere se ne sbattono il cazzo della cucina italiana: il nostro grande difetto è credere di essere superiori in tutto ma anche di dare al cibo troppa importanza.
Quello che vogliamo dire è che:
who cares, una qualsiasi pizza va bene e questo vale anche per noi dell'Accademia. Andiamo pazzi per le pizze surgelate del supermercato.
Basta versare lacrime campanilistiche quando si addentano i prodotti nostrani. Questi
napo-rettiliani sono veramente dei pesantoni sentimentaloni. Questo è solo uno dei mille motivi per i quali i rettiliani non hanno il diritto di vivere all'estero. Sono semplicemente fuori luogo. Come i maledetti del video che vi proponiamo. Cosi si comportano i rettiliani. (
per il post clicca qui - vedi anche etichetta
"munnezza all'estero" per altra merda mista a sfaccimma)
Il fatto è che se decliniamo questi difetti di fabbricazione a tutti gli altri aspetti della vita come risultato abbiamo che gli ital-napo-rettiliani non solo non meritano di viverci, all'estero, ma gli sarebbe anche vietato di andarci in vacanza. Al massimo possono andare a Mercogliano "perché ci sta l'aria buona". Ma proprio volendo esagerare, eh.
*non ci scassate il cazzo che noi durante gli studi abbiamo fatto i camerieri, i barman e tutto il resto appriess.
Etichette: Blow Up, campanilismo napoletano, David Hemmings, ital-napo-rettiliani, londra, munnezza all'estero, Swinging London, zone buco di culo di napoli
Posta un commento
ué lascia pure un commento e spera che non se lo fottano