Ué ué non ci facite nu' bucchino con la vostra moralità spicciola tanto lo sappiamo che annasHcunnite armi e droga nelle statue di San Pio e altri santi. Ve lo diciamo da mo': i uagliuni sono morti nel modo più coglione che esista, premettiamolo, rischiando di uccidere premeditatamente anche passanti innocenti del tutto incolpevoli davanti alla cazzoneria di questi chiattili della Napule bene. Eppoi due giorni di prima pagina con maxi titolo ci sembrano pure esaGGerat jamm, passamm' annanz.
Non solo questi sono morti mentre facevano una gaVa a via Petvavca, quelli del Mattino gli scrivono pure le biografie post mortem (cos'è pazz)!
Eccerto, non diciamo che se a morire nell'incidente erano i figli dell'operaio o del muzzarellaro di Punticielli scrivevano che erano delle teste calde, pirati della strada, incoscienti, balordi, poco di buono, pezzi di merda...ma questa ci sembra retorica.
Chiavatavillo nelle cerevelle, quelli la gara se la potevano sparagnare. "Ma non facevano una corsa" -dirà qualcuno- cumpà, se prendi la curva di via Petrarca a 80km all'ora o stai facendo 'na gara, o si nu strunz, o tutte e due le cose. Ma non vogliamo parlare di questo.
Insomma, i prostrati del Mattino dedicano loro anche degli articoli, avit' capit' nu poc? Azz, questi fino ad ora nella loro vita non avevano accucchiato un emerito cazzo ma un articoletto ad memoriam gli spetta.
Certo, essere figli dell'aristocrazia di questa minchia "paga". E paga lo mettiamo tra virgolette perchè ovviamente ci dovete fare solo uno jons con ingoio tutta la vita.
Cosi scrivono gli schiavuttielli: "Oliviero Russo, Olli per gli amici, due occhi da perdere la testa e una carica irresistibile di allegria, simpatia e generosità" eh, pero' tenev na capa emmerd', al pari di chi spaccia, di chi commette rapine e omicidi. BOOM.
A un altro gli fanno addirittura pubblicità perchè s'adda sapè che il padre teneva o'negoZZijo, e mica un negozio qualsiasi come voi stronzi che sgobbate nel "Tutto a 50 centesimi con merda cinese" Nooo, quello era un vero commerciante con un negozio di classe, "Regensi aus": "Gianmaria De Gregorio aveva appena compiuto 19 anni. Il papà, Carmine, molto conosciuto in città, era titolare dello storico negozio di via Morelli, «Regency House»"...
E dell'altro? Col padre ortopedico arroma (azz, siamo impressionati): "...Di fare medicina non se ne parlava proprio...la giornata di sabato Gianluca l’aveva trascorsa al mare, sulla spiaggia di villa Pavoncelli dove abita la nonna paterna."
No jamm sino' pare che ce l'abbiamo con questi uagliuni. Come resistere al racconto dei giuNNalisti che ci descrivono addirittura la loro splenTiTa e spumeggiante vita nei dettagli? Siamo veramente interessati nel sapere che: "...poi, bello e abbronzato, aveva fatto ritorno a casa in via Martucci. Una doccia, un bacio alla mamma e via..."
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ué lascia pure un commento e spera che non se lo fottano