MDG

un blog di sfaccimma

12.1.15

 

Le serate a figlio di bucchin di Pino in the box

Annapoli - Per pariare un pochettino oggi ci siamo recati sul sito di quel cesso di quotidiano che risponde al nome di "Roma", il primo giunnale di Annapoli -si legge- e anche il primo sito web della storia, stando a quella latrina di portale che si ritrovano.

Per pariare un pochettino

Si perché il sito si apre con "maledetti arbitri" riferimento alla partita di ieri persa dall'Annapoli contro la Juventus. Ovviamente non saremo noi a chiamarli piagnoni questi androidi, su questo siete già brieffati. Annapoli dev'essere proprio una stracazzo di valle di lacrime! E ora si piange per Pino Daniele in the box, e ora si piange per il fuorigioco maledicendo gli arbitri. In strada gente in laGrime tra un mozzico a una pizza rigorosamente piegata a portafoglio, nu' crocché, una pizza chiena cicolericotta e una frittatina.
Tutti piangono: i parcheggiatori aBBusivi, gli studenti senza speranza, i pendolari della Circumvesuviana, della Cumana e della metropolitana che arriva fino al cesso di Torregaveta con i cupertun' sulla rena senza dimenticare qualche siringa since 1988 facente parte della grande vague di eroina: i limoni no, quelli sono andati distrutti mentre i cucchiai invece depredati e/o sHquagliati dal sole radioattivo (già sole che ride).


Gli annapoletani adorano crogiolarsi nel dolore o, comunque, nella malinGunia. E non saremo noi a dirvi che Pino Daniele era il napoletano più atipico che la storia ricordi: grazie al pataturco ce ne sono ancora, eh. Un napoletano non napoletano, uno di quelli che aveva capito.
Noi non siamo cresciuti con le sue canzoni: quando gli amichetti ci facevano un bucchino con i vari "uaaaaaa non conosci +titolo di una canzone di Pino Daniele a capocchja+ ci veniva voglia di intommarli di mazzate perché uno non è che se vive Annapoli deve seguire il manuale del perfetto androide con braciola d'ordinanza la rummeneca + filo di cuttone bianco a mo' di moschetto, essere tristi se si lascia la NMC e felici quando si torna, conoscere le canzoni del Daniele e le battute dei film di Massimo Troisi. Tra gli annapoletanisti doc era considerato bucchinaro conoscere le battute de "La smorfia" a memoria ma tanto i miei amici non chiavavano o'stess.
E non vi raccontiamo il nostro cumBagniello il bucchino che ci faceva con Eduardo, cos'! Uhhhhhhhhhhhhhh. La strategia della tensione toccava l'apice Annatale con quello sfaccimma di presepe. Patatern!

Noi siamo felici quando lasciamo Annapoli e tristi quando ci torniamo e non conosciamo un cazzo di niente della cosiddetta annapoletanità. "Che sHcuornooo" penserete voi. "Androidi di sfaccimma, risHpondiamo noi!"

Per una serata ridanciana non poteva mancare uno sguardo alla partita aka festival dei laGrimoni con quegli scimmioni allo stadio farfugliare parole d'aMMore per poi fotterti la macchina/iPhone/scooter alla prima occasione propizia. "Napul'èèèèè mille culuuuuureeeeee".

Pino Daniele era un figlio di bucchino e non un pesce pigliato con la botta come piacerebbe a voi. Quello se ne fujeva a Nuova York e Tokyo a suonare a casa di Eric Clapton e Pat Metheny, a chiavarsi le femmine sopra ai grattacieli e quando finiva vi sburrava in testa. A tutti voi stronzi.
La sua sfaccimma era talmente magica che arrivava fino Annapoli in faccia a voi. Quello non teneva niente a che vedere con voi, pescetielli di cannuccia. Durante le sue serate con gli amici m'briaco di bourbon vi pariava pure n'guollo assieme all'amisc, ne siamo sicuri:

"oh avete capito? Quell' Annapoli mi chiamano dio, patatern', cos...aahahheheh, chilli strunz!" "Vai vai, aprila quella sfaccimma di butteglia di Pétrus, che te la vuoi portare con te nel tavuto, cumBagn' mije?".

Il vostro egoismo di merda l'ha costretto a una sovraesposizione cadaverica che lui tanto se ne strapassava per il cazzo: esposto in una cascetta, poi! Sangue di chi vi è muort! Quello vi starà jastemmando fino alla settima generazione. LoviGGino subito ha organizzato il Maschio Angioino per il grande evento: "qua mettiamo il tavolo degli sHposi, là va la casHcata di prusutto crudo con le muzzarelle e le zeppoline di alghe. I cantanti arrivano per le 11 di sera". Che volete? Quello adora fare le cose in grande, chill è cafon.
La famiglia del cantautore, rassegnata, ha dovuto cedere alle moine del sindache pregando gli androidi di assumere un atteggiamento consono evitando foto e video. Gli androidi vanno trattati come un alunno di terza media che tanto poi andrà a fare il verdummaro perché "che palle la sHcuola dell'obbligo".

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