Ligabue su Facebook: uno degli artisti più liberi della storia - Morandi: «Non riesco ancora a riprendermi» - De Gregori: «Momento tristissimo» - Emma su Twitter: una grande perdita - Nino D'Angelo: un grande, è stato tra i primi a credere in me -Jovanotti su Twitter: non posso crederci Verdone: contento di avergli dedicato Borotalco - Serra: "Dribblava la banalità" - Vasco Rossi: "Era il nostro padre famiglia" - Celentano: "Da oggi il mondo sarà più buio" - Antonello Venditti: "Era un grande amico e ha rappresentato molto per me. Non riesco a dire altro" - Caterina Caselli: "Se ne è andato da gladiatore... è un brutto momento per tutti. Un lutto per la musica.... All'Italia ha lasciato le sue canzoni e il suo genio" - Gaetano Curreri: "Non riesco a parlare, sono troppo distrutto dal dolore" - Mogol: ""Mi sono sentito un pò morto anch'io" - Gianna Nannini: "Mi sono innamorata con le sue canzoni, ho duettato con lui sul palco, in tv e nei ristoranti. Lucio è uno che ha dato cultura alla 'cultura' della musica italiana e per questo era e resta internazionale" - Paolo Conte: "Ci ha lasciati un talento geniale del nostro mondo artistico, una personalità inquieta e burlesca di alto valore espressivo" - Roberto Saviano: "Al Premio Morante mi disse: 'Quando mi parlano di bellezza mi viene in mente, come prima immagine, Napoli'. Che la terra ti sia lieve Lucio" - Claudio Baglioni: "ha vissuto tutta una vita con la volontà di stupire e la voglia di stupirsi" - Giorgio Napolitano: "autore e voce forte e originale, che ha contribuito a rinnovare e a promuovere la canzone italiana nel mondo" - Pippo Baudo: "Lui non voleva cantare Caruso, io gli ho detto che era una capolavoro e poi è diventato un inno" - Dario Fo: “Lo stimavo moltissimo, è una grande perdita per la musica italiana. È tato un musicista fondamentale, ha segnato un’epoca e anzi è stato lui stesso un’epoca" - Renato Schifani: "Ha dedicato con passione tutta la sua vita alla musica, componendo brani indimenticabili che hanno lasciato un segno inconfondibile e profondo in tutti noi. Istrionico, ma anche profondo e poetico" - GIanfranco Fini: "La sua musica, la sua poesia, le sue originali interpretazioni gli hanno permesso di realizzare uno stile unico, di eccezionale qualità, che rimarrà nei ricordi del suo pubblico e di tutti gli italiani. Con Lucio Dalla scompare una parte importante della colonna sonora della nostra vita" - Bobo Craxi: "Piango l’amico e l’immenso uomo del nostro tempo" - Matteo Renzi: "L'ho conosciuto per la sua voce, per le sue canzoni, per il suo talento. Mi piaceva che due innamorati potessero guardarsi e scambiarsi la pelle. L’ho scoperto poi, innamorato di Firenze e dei suoi segreti" - Nichi Vendola: "Un amico caro, un amico della Puglia e dei pugliesi. Rimarrà nei nostri cuori" - Pier Luigi Bersani: "Con Lucio Dalla se ne va un poeta e un grande innovatore che ha dato profondità alla musica leggera" - Pier Ferdinando Casini: "Sono sconvolto per la morte di #luciodalla: amico che ha fatto sognare intere generazioni. Prego per lui perchè so che ci ha sempre creduto" - Maurizio Gasparri: "ricordo il suo esordio a Sanremo quando ero bambino. La sua musica ha fatto parte della colonna sonora della mia generazione" - Susanna Camusso: "Caro amico ti scrivo... un sorriso, un fiore, una lacrima". Menzione speciale per il campanilismo nostrano (c'era da aspettarselo): Luigi De Magistris: "Oggi perdiamo un poeta che ha saldato la musica pop alla grande tradizione lirica italiana e alla canzone classica napoletana" - Stefano Caldoro: "Con Lucio Dalla scompare uno dei più grandi cantautori del nostro Paese. Un bolognese che amava Napoli e la Campania. Con 'Caruso', che dipinge uno degli angoli più incantevoli del mondo, ha consegnato alla storia della musica italiana un capolavoro, fra i più belli in assoluto della nostra tradizione musicale. Aveva un profondo legame con la musica classica napoletana, con la tradizione partenopea, e con alcune suggestive località come la penisola sorrentina, la costiera amalfitana e le isole del golfo"

Questi stronzi fanno a gara a chi caca la frase più bella, la frase che possa far dire al lettore:
"wow, questo a Dalla lo conosceva o'verament'". Passino gli artisti storici ma da
Jovanotti capostipite di hipster fintecologisti passando per la
rettiliana Emma e finendo con il
banalissimo fuoriluoghismo di Saviano (che nel frattempo ci ricorda che ha vinto un premio) abbiamo raggiunto il facepalm assoluto.
Capitolo di sciorda a parte per i politici:
c'è tanta merda nei loro sforzi per accaparrarsi l'appartenenza geografica e affettiva del Dalla: amante della Puglia no anche di Firenze, si ma Annapoli dove cazzo la mettete? Ovviamente i napo-rettiliani in questo sono campioni mondiali e stravincono sbaragliando la concorrenza:
con il golfo di Surriento non ce n'è per nessuno. Ce li vediamo noi D'Alessio, Finizo e Sal Da Vinci (WTF!) farsi venire la
lacrimuccia infame. Un poco come fece
Giggino "la Purpetta" Cesaro quando mori
Stiv Giobbs (post qui). Ué avete finito con la retorica? Possiamo aggiungere una frase pure noi?
"Con Dalla se ne va una fonte inesauribile di imitazioni della tecnica vocale scat per Enrico Beruschi". Etichette: Cesaro, de magistris, Enrico Beruschi, facepalm, Giggino la purpetta, hipster, Lucio Dalla, napoletani permalosi retrogradi e veramente patetici parte II, rettiliani, roberto saviano, scat, sciorda
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ué lascia pure un commento e spera che non se lo fottano