Annapoli - Immaginiamo una comunicazione tra potenziali utenti del Neapolis Film Festival ignari dell'ennesima sconfitta della città guidata da LoviGGino.
Anna: ué CaMMela ciao, allora sei pronta per il NEA ? (Gli user di queste manifestazioni nostrane anche se sulla trentina tendono ad abbreviare per sentirsi uagliuncelle)
Cammela: ué nanna (le alternative -ma sempre rettiliane malinconiche- si affibiano nomignoli simpatici con antiche inflessioni vernacolari per non rinnegare la propria città ma, al tempo stesso, ne prendono le distanze ma di questo ne parleremo, forse, un'altra volta) ma non lo sai? Quell il nea è stato sHpostato..
Anna: huh, ma tu che staj dicenn'? E dove?
Cammela: Assalerno! Vabbuo' a Gifuni, Gifone, Grifone, ora non mi viene...
Anna: uanemaa ma tu sei sicura che è Assalerno? E come ci arriviamo fino a là? Io non tengo la macchina!
Cammela: nemmen' ije! Uffàà! E perché sfaccimm' l'hanno spostato Assalerno? Pero' si chiama Neapolis Festival! Non capisHco proprio!
Anna: eh che ne so?! vabbuo' non ci andremo, pero' teniamo l'America's CAPP. Quella la possiamo andare a vedere.
Cammela: eh, come no, io sin da piccerella ho nutrito un certo interesse per la vela: pensa che mio padre metalmeccanico dell'Ilva poteva permettersi di mandarmi al circolo canottieri. In effetti aspetto queste regate Annapoli come la manna dal cielo. Cioè, tengo proprio una vera passione, capisci? Mica sono come gli albergatori, commercianti e rapinatori (il popolino straccione riconosce l'esistenza di quest'ultima categoria come a sé stante e avente vita propria) che si arricchiranno con la venuta di turisti stronzi/polli da sHpennare?
Anna: eh Cammé pure io c'ho giovato con questa kermess'(a loro piace utilizzare le parole "difficili" sentite alla TV), pensa che ho già trovato lavoro per i giorni delle regate: faro' l'animatrice di palloncini ai gazebo degli sponsor che hanno scelto di investire per un target alto/altissimo, hai presente, superlusso riservato alle varie caste di lobbisti, presidenti di associazioni di categoria, commercianti dai nomi che pesano, giornalisti baroni che in città se la comandano, insomma, sponsor che approfittano dell'America's CAPP per farsi una cusarella di soldi e poi chissà se dichiarano tutto all'erario..ué sHcus, sto uscendo fuori tema...
Cammela: ué che sfaccimma? E peCChé stiamo parlando dell'America's CAPP? Che c'azzecc mo'?
Anna:"no, sai com'è, quell secondo me LoviGGino tiene ragione: ha portato questo lussuoso evento per pochi ricchissimi intimi Annapoli...quindi se ci toglie una cusarella che raggruppava un poco di giovani senza una lira non fa niente...tanto noi teniamo il web per protestare, noi siamo il popolo della rete. Senza il Neapolis Festival teniamo tutto il tempo di starcene nelle nostre camerette con i poster di David Bowie (fa bucchinaro)e indignarci malament' contro il sistema.
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