MDG

un blog di sfaccimma

26.9.13

 

L'angolo della posta - DILLO A MDG. Viaggia assieme al nostro lettore-sacchetta Pasquino nella pubblica amministrazione di sfaccimma di Annapoli

Il nostro caro lettore-sacchetta Pasquino ci invia la sua esperienza dal fronte: provate voi a non jastemmare passando una giornata dentro agli uffici della pubblica amministrazione di sfaccimma di Annapoli: e'mmur' con il muco del naso azzeccato sopra e scritte infantili analfabete, uscieri panzoni che quell' hanno pigliato il terno al lotto con quella fatica, androidi che cercano di zombare la fila, impiegati che fumano dentro agli uffici e che non sanno un cazzo e che anzi, ti consigliano di pagare "tramite il caro vecchio bollettino alla posta" (wow, so 80's!) e che cazzo chiedete a fare se "si può pagare nGopp a inteNNett?" tanto quelli col computer giocano solo al solitario by Windows 95. Metteteci pure delle stampanti marroncine, monitor cascioni, fornelletti elletrici 'ppo' ccafé, mouse di quelli con la sfera e calendari gentilmente forniti dalla macelleria Savastano con la mucca stilizzata sopra.


Il nostro consiglio? Osservate e analizzate, studiate sempre il mondo che contiene gli androidi proprio come il nostro lettore!

Annapoli - Oggi è una di quelle giornate in cui mi girano le palle. La speranza che la nostra esistenza sia tutta una finzione, e che questa realtà sia solo una grande matrice (Matrix) è crollata. Non c'è nulla oltre le luride mura dei palazzi di questa sporca città. Stamm nuje e nuje! Matrix se ne è fujuta da Annapoli.
Mi girano le palle, perché sono stato costretto a recarmi in un ufficio pubblico di Annapoli (una delle attività che maggiormente detesto!). Mura sporche, ascensori lesionati e piene di scritte... lo stile, il gusto e l'impatto, sono sintesi della civiltà napos. Nell'ascensore si viene subito impregnati, imbombiti atomicamente, di quel tanfo napomix, composto da sudore umano che smuove cellule adipose ricche di sporco e tartaro azzeccato, frutto di una carenza di pulizia generale, storica. Ovunque, panzoni e culone della "polizia urbana di Annapoli", dna speciale e caratteristiche fisiche in opposizione a quelle attese: curt, chiatte, disordinati, privi di fierezza e meno che mai d'autorevolezza.
Sono in tanti. Quelli che non stanno buttati nei bar, stanno negli uffici pubblici a far finta d'aver qualcosa da fare. Cerco indicazioni relative alle pratiche che devo sbrigare e ne trovo tre in contraddizione tra loro... sono costretto a chiedere ad uno dei tanti androidi panzoni che "sembrano" essere dipendenti pubblici. Rivolgo del "lei" al panzone, e chiedo informazioni; ricevo in risposta del "tu" la visione di un frullare di mani (una delle due utile a tenere una  sigaretta), e mi dirigo verso l'area indicatami. Sul posto, la spaventosa e smisurata folla di androidi e ginoidi napos. Un numero spaventoso, un vociare continuo, volgare. Risate sonore si levavano attraverso le dentature giallognole di vrenzole professionali nodello "T1000", equipaggiate con i figli, due/tre futuri scippatori. Se la ridono e si divertono. Loro a chiedere qualcosa che non dovrebbero avere, meritandosi, invece, di stare al camposanto o in carcere, in compagnia dei cuozzi che le avevano ingravidate anni prima.

Tamarroni con la divisa napos d'ordinanza (pinocchietto, borsello, tatuaggi, maglietta colorata, faccia da galera) comunicano per codici e sottintesi... sembrano amichevoli tra loro, ma in realtà stanno solo pensando a come andarsi in culo uno con l'altro pur di passare avanti nelle file. L'eliminacode non funziona, bisogna scrivere il proprio nome su di un zozzo foglio di carta appiccicato alla parete scrostrata e fetente.
Partono le prime maleparole e le prime bestemmie. Gente che non sa leggere chiede ad altri subumani di dirgli cosa riporta un certo documento. Il ragazzo del bar apre tutte le porte in sequenza e urla "o cafèèèè???" raccogliendo le ordinazioni. Una vajassa alle prime armi supera tutti dicendo che "addà cerca sulo n'infommaziona!", due anziane puttane le rispondono che tutti devono chiedere qualcosa...e che lei chiude la fila. La giovane vajassa, riconoscendo immediatamente la gerarchia, tace e scompare dalla scena, proprio mentre la porta si apre ed un impiegato, rigorosamente in tenuta napos, senza badge o segni distintivi, chiede, in dialetto di una certa persona...ma costui è assente. La folla urla "passate appriesso!" "che ce ne fotte, jamme annanze!". Su tutto, il distinto puzzo di flatulenze umane. "Mica pozzo peddere il turno! La votto qua e po so cazze dde lloro!".

Dopo un'ora, arriva il mio turno, entro nella stanza puzzolentissima di fumo (3 impiegati su quattro fumavano) e mi vien detto che dovrà pagare, tramite un bollettino, una certa cifra. Chiedo un bollettino premarcato...non lo hanno. Chiedo se posso pagarlo online... non lo sanno, poi si consultano e mi dicono che non si può "Avità i a posta!".
Dall'ufficio odo le urla di gente che si sta azzuffando, tra i napos in attesa. Uno degli impiegati apre la porta e vedo che due dei napos con pinocchietto prima citati, si stavano accapigliando. Bestemmie, minacce di morte...dei nominati agenti della "polizia urbana di Annapoli" manco l'ombra. Sentendo il bordello e non volendosi prendere questioni o coltellate, se ne saranno usciti, avviandosi verso il bar più vicino.

Tra la folla vedo due infermieri, che fumavano, che stanno serenamente marinando il lavoro e che rientreranno in corsia con i camici ancora più sporchi (se possibile).
Esco, passando tra gente con aliti assimilabili ai miasmi delle discariche abusive di Giugliano, tra le facce ebeti e deneuronalizzate di molti. Riprendo la scassatissima ascensore con alcuni soggetti inquietanti. Tra loro uno strambo tizio che si lamentava delle inefficienze di Annapoli e della pubblica amministrazione.
Di solito me ne fotto tre cazzi dell'umanità napos, ma oggi ero nero. Così correggo un pezzo di conversazione del tizio che parlava di "loro" (la PA ed i suoi impiegati) dicendo che "noi" siamo senza speranza! Non aggiungo altro...ma è stato sufficiente.
Il tizio, fuori dall'ascensore, mi dice che lui non c'entra nulla con quello schifo e che ha il diritto di prendere le distanze. Gli faccio notare che in questa città di merda è da pazzi perdersi in dettagli e frivolezze, come quelle! O'cesso è o'cess!!! La PA ed i suoi impiegati sono manifestazione merdafisica di questa città schifosa. Lo spiego con calma. Il genio, allora, mi scambia per uno della Lega e ci resta malissimo quando gli dico che gli alcolisti incestuosi e stronzi della Lega possono anche bruciare all'inferno.
Ormai il napos è sedotto e confuso. Non ci capisce più nulla! Chiede lumi...vo capì!

Ci fermiamo. Gli spiego che Napoli, a mio parere, è una fogna disumana, spietata, schifosa e sporca...amorale e cattiva, prevaricatrice e violenta, ingrata, ingiusta, mafiosa e fascista e comunista e anarchica! Un posto pieno zeppo di zombies ca "se ne fottono e pass po cazz". Gente irrecuperabile.
Gli schiaffo in faccia la vita di merda che si fa qui (e che non ha scuse e giustificazioni), rimando al mittente tutte le cazzate televisinternettianemediatiche presenti nella 'cebbella' del soggetto "abbiamo una grande storia" "siamo un popolo fiero" "abbiamo fatto le quattro giornate", ricordandogli che la nostra, tranne rarissime luci, è una storia di merda scritta da altri, che non abbiamo alcuna fierezza e che le ridicole quattro giornate furono "nu burdello inferiore ai casini che fanno tutti i giorni i finti disoccupati organizzati, e anche vile...inscenato mentre i tedeschi erano in ritirata...".
Il tizio è allibito! Gli dico di andare in internet e di documentarsi su "munnezza da gente". "Ma io sono un membro del cinque stelle e faremo, diremo, parteciperemo...."

Adesso ero agitato e mi usciva il fumo dal buco dal culo! Gli ho detto che delle stronzate populiste e sterili è piena la "storia" di questo popolo. Grillo e le sue speranze vanno bene per l'Emilia Romagna, non certo per questo popolo e questa città. Qui serve solo una salva di bombe termonucleari e basta! Il tizio, ormai mi guardava con lo sguardo di chi è legato e imbustato, sul tavolo settorio, davanti a Dexter Morgan che brandisce un coltello da 80cm. L'ho capito... l'ho salutato. E'andato via, credo, pensando d'aver trovato uno posseduto da venti demoni. Sono certo che dello scambio non resterà nulla in quella superficiale zucca vuota. Il napos, del resto, non è interessato ad approfondire e poò stasera sta a 'pattita do Napule', ma che cazz me ne fotte a me!!!"

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Commenti:
Grande pasquino, siamo tutti con te! Ragazzi, finche' c'e' vesuvio c'e' speranza!!!!

 

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