Pino De Stasio, geniaccio dell’ultim’ora in cerca di riflettori, se ne esce con la proposta volta alla creazione di spazi per l’intimità in quel di Naples. Insomma chiede un nuovo parco dell’amore.
Quelli della bon’anima di Rifondazione (Signor No dove cazzo sei ?) non avendo nessuna intenzione di imparare a pescare si accontentano del solito pesce putrido, infetto e pieno di schiuma gialla non identificata proveniente, pare, dai Regi Lagni. Dopo vi diciamo il perché.
Forse siamo noi gli stronzi visto che andiamo a cercare i motivi del nostro rifiuto a questa anacronistica idea in un problema secolare che risiede a monte, talmente a monte che il dormiente Benino in realtà sta in Olanda. Noi dell’Accademia siamo contro l’apertura ma faremmo meglio a dire assegnazione di spazi pubblici per coppiette in cerca di intimità non solo perché fa tanto anni ottanta con limoni a terra, fazzUlettini, fogli di giornale e –forse- contrabbandieri con quel bellissimo cappotto di lana blu a doppio petto di cui ora ci sfugge il nome, siamo contro perché il vero problema davanti al quale quelli come Pino De Stasio fuggono è che i giovani non escono di casa, non lasciano la famiglia perché il paese tutto non è in grado di fornire loro tutto cio’ che serve ad abbandonare il nido familiare : uno sfaccetta di lavoro degno di questo nome, uno Stato Sociale, sicurezze primitive, tutte cose che lo Stato, lo ribadiamo, non è in grado di fornire. Quelli si riempiono la bocca di Europa ma non sanno che i nostri vicini non abbisognano di parchi dell’amore poiché i loro giovani trovando agilmente lavoro lasciano il raù di mammà e scopano a casa loro, nel proprio letto comperato con i loro soldini, hai capit’ De Stasio ?
Ma ti capiamo, quell’ è più comodo mangiare un fetido pesce invece di imparare a pescare. Se poi ci mettiamo il “come fa il raù mamma…” tutto nostrano allora statt’e buon’ o ‘cazz.
Ma ci sono anche motivazioni « minori ». Quelli della bon’anima di Rifondazione vogliono un brand new parco dell’amore perché chell’ ci sta un indotto sommerso che è la fine del mondo ! Volete mettere tutti i venditori di preservativi, giornali per i vetri, caffé e sigarette post amplesso ? (De Crescé sei un genio). Non chiamateci profeti se immaginiamo pure la figura del protettore dalle rapine. Dietro compenso, ovviamente. Scommettiamo che i colletti bianchi di Camorra S.p.a a quest’ora saranno in riunione con tanto di proiettore, lucidi e bottigliette da mezzo litro di acqua San Pellegrino per mettere a punto le ultime cose.
Perché voi a quelli che si apposteranno per rapinare le coppiette senza futuro non ci pensate. Quelli della bon’anima di Rifondazione pensano solo alla « scelta dell’uso del territorio », parole affascinanti, mamma del carmine. Tanto affascinanti quanto vuote ed inconsistenti. Insomma, la politica del Comune di Naples non è miope, è cecata che al confronto Aleandro Baldi fa il controllore di volo al JFK. Il De Stasio tira in ballo la creazione del registro delle coppie di fatto, cosa che non c’entra un emerito cazzo. Mette in mezzo persino i diritti dei gay e delle lesbiche (WTF ? E perché mai ? Uh maronna?). Infine parla di "superamento stereotipi, luoghi comuni e ignoranza al riguardo". Cazzoni noi ma proprio non vediamo uno sfaccetta di nesso. Questa cosa è antica !! Lo vuoi capire Di Stà ? I giovani non tengono bisogno del parco dell’amore, quelli vogliono l’autonomia ! Secondo te quelli so più contenti di scopare dentro a una 127 blu (maronn si terriBBIl’ m’è sHcassat tutt’e riBBaltaBBil’) o a casa loro, sopra al letto che si sono accattàti ? Dovresti sapere che i paliativi non servono a risolvere i problemi.
Di Stà, non ci pensare, puoi tuffarti nella nostalgia con questa. Te la dedichiamo. Etichette: 127 blu, Benino il dormiente, comune di naples, luogo degli affetti, parco dell'amore, parco della rimembranza, Pino De Stasio, politiche miopi del comune di napoli, rifondazione comunista
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ué lascia pure un commento e spera che non se lo fottano